
Nel giro di pochi giorni, il Nubbin chip è diventato uno degli argomenti più discussi su TikTok e Instagram. Presentato come un chip cerebrale rivoluzionario capace di farti “sognare su richiesta”, ha incuriosito milioni di utenti. Ma cosa si nasconde davvero dietro questa tecnologia apparentemente futuristica? La risposta, degna di un episodio di Black Mirror, è più sorprendente di quanto immagini.
Nel giro di pochi giorni, il Nubbin chip è diventato uno degli argomenti più discussi su TikTok e Instagram. Presentato come un chip cerebrale rivoluzionario capace di farti “sognare su richiesta”, ha incuriosito milioni di utenti. Ma cosa si nasconde davvero dietro questa tecnologia apparentemente futuristica? La risposta, degna di un episodio di Black Mirror, è più sorprendente di quanto immagini.
Nonostante la presentazione realistica e accattivante, il Nubbin chip non è reale. Si tratta infatti di una brillante campagna di marketing virale creata per promuovere la settima stagione della serie Netflix “Black Mirror”.
TCKR Systems non è un’azienda esistente, ma una società fittizia già apparsa in episodi precedenti della serie, come “San Junipero” e “Black Museum”.
La campagna è stata estremamente ben orchestrata:
Sito web realistico di TCKR Systems
Profili social credibili
Collaborazioni con influencer internazionali
Video promozionali che simulano l’uso del chip in modo molto convincente
L’obiettivo era quello di superare il confine tra realtà e finzione, un tema centrale proprio in Black Mirror.
Il chip Nubbin sarà protagonista di alcuni nuovi episodi della stagione 7 di Black Mirror, inclusi:
Eulogy
Hotel Reverie
Il sequel di USS Callister
Il suo scopo nella serie sarà esplorare i temi dell’identità digitale, della coscienza artificiale e delle conseguenze etiche delle tecnologie immersive.
Questa operazione dimostra quanto oggi sia facile creare una illusione collettiva credibile attraverso strumenti digitali, specialmente se ben confezionata con elementi realistici e virali.
Un caso da manuale di marketing immersivo, capace di catalizzare l’attenzione del pubblico globale.
Il Nubbin chip è la prova che oggi la finzione può diventare virale e sembrare vera. Questo caso conferma quanto sia potente la narrazione immersiva e quanto Black Mirror sappia ancora una volta anticipare – o forse creare – le paure e le curiosità del nostro tempo.
No, è un’invenzione narrativa per promuovere la serie Black Mirror.
Netflix e il team creativo di Black Mirror.
Sì, finché non violano diritti o diffondono disinformazione pericolosa. In questo caso, si tratta di una strategia di marketing dichiarata.
Al momento non esistono tecnologie simili realmente funzionanti, anche se ricerche nel campo dei neuroimpianti sono in corso.